ARICCIA
Dopo aver fermato l’avanzata etrusca nel Lazio meridionale (fine del VI secolo a.C.) la latina Aricia cadde sotto il dominio romano (IV secolo a.C.). I suoi abitanti erano devoti alla dea Diana il cui tempio era situato nel nemus Aricinum, uno fra i più importanti santuari della Confederazione Latina. Durante il Medioevo fu oggetto di saccheggi e assalti da parte delle orde barbariche e saracene. Nel 1473 il borgo divenne proprietà della famiglia Savelli che attuò interventi di ricostruzione dell’abitato e vi eresse il palazzo baronale. Nel 1661 secolo il feudo fu acquistato dai Chigi dando incarico a Gian Lorenzo Bernini della riprogettazione dell’intero borgo al quale si deve l’aspetto attuale. Tra la seconda metà del XVIII secolo e l’inizio del successivo Ariccia fu meta di importanti artisti e letterati che soggiornarono nella Locanda Martorelli, tappa del Grand Tour d’Italie.
Cosa vedere: Piazza di Corte, Palazzo e Parco Chigi, Collegiata di S. Maria Assunta, Porta Napoletana, Locanda Martorelli, Fontana della Bella Flora, ex Chiesa di S. Nicola (Teatro Bernini), Resti di podio di tempio di età repubblicana, Palazzo Bonaparte-Primoli, Belvedere (Piazzale Mazzini), Resti di mura medievali, Porta Romana, Ponte monumentale.