ROMA ANTICA
L’Anfiteatro Flavio (o Colosseo) è il monumento più rappresentativo di Roma. Costruito dall’imperatore Vespasiano (69-79 d.C.) si insediò nell’area in origine occupata da un lago artificiale annesso alla Domus Aurea di Nerone (54-68). Dedicato nel 79 e inaugurato nell’80 da Tito (79-81) – figlio di Vespasiano – fu completato dal fratello Domiziano (81-96). L’edificio di forma ellittica fu adibito alla caccia di animali selvatici (venationes) e ai combattimenti gladiatori (munera). A partire dall’Alto Medioevo fu noto con il nome di Colosseo per la presenza della colossale statua bronzea di Nerone che si ergeva nelle sue vicinanze. Altro luogo importante è il colle Palatino dove nel 753 a.C. Romolo tracciò il solco della città quadrata. Alle sue pendici, nell’angolo sud-ovest, vi è il Lupercale, la grotta dove secondo il mito furono trovati i gemelli Romolo e Remo mentre venivano allattati da una lupa. Nella sottostante valle posta tra il Palatino e il Campidoglio (sede dell’Acropoli) sorse il Foro Romano centro politico, economico e religioso cittadino. Lungo la via Sacra sorsero gli edifici più rappresentativi dell’età repubblicana e imperiale. Alla fine dell’età repubblicana si decise di progettare l’ampliamento dell’area forense poiché divenuta esigua. Il primo foro, nonché prototipo per i successivi eretti in età imperiale, fu quello di Cesare (46 a.C.). Venne poi la volta del Foro di Augusto (31-2 a.C.), di Vespasiano (71-75 d.C.), del cosiddetto “Foro Transitorio” o di Nerva (98). Ultimo in ordine di tempo fu quello di Traiano (112-113) il più grande e spettacolare tra quelli presenti nell’area. Il Pantheon (età adrianea) è l’unico monumento romano conservato nella sua interezza. Dedicato a tutti gli dèi, agli inizi del VII secolo fu convertito in chiesa (Sancta Maria ad Martyres). Al suo interno ospita le tombe di Raffaello e dei primi due re d’Italia (Vittorio Emanuele II e suo figlio Umberto I). Lungo la riva sinistra del Tevere, nell’area un tempo occupata dal Campo Marzio, è l’Ara Pacis Augustae (9 a.C.), altare celebrativo dedicato alla Pax, la cui costruzione fu decretata dal Senato e dedicata all’imperatore Augusto (44 a.C.-14 d.C.) a seguito della pacificazione da lui conseguita in Spagna e Gallia. Nelle sue vicinanze, sulla riva opposta, si erge il Mausoleo di Adriano (130-139) che nel Medioevo verrà trasformato nella fortezza papale di Castel S. Angelo. Nei pressi di Porta S. Paolo (anticamente nota come Porta Ostiensis) è la Piramide Cestia, caratteristico monumento funerario in stile egizio costruito tra il 18 e il 12 a.C. Percorrendo la via Appia (IV secolo a.C.) si trovano altre importanti vestigia come la tomba di Cecilia Metella (età augustea), la villa dei Quintili (tarda età adrianea) e le catacombe di S. Callisto (fine II secolo d.C.), una tra le prime testimonianze cristiane di Roma.
BASILICHE E CHIESE
La basilica di S. Giovanni in Laterano, prima cattedrale di Roma, sorse in età costantiniana (IV secolo d.C.). Nel 1300 papa Bonifacio VIII (1294-1303) indisse qui il primo giubileo della storia. La struttura attuale è frutto del rifacimento di Francesco Borromini in occasione del giubileo del 1650. Sulla sommità del colle Esquilino è la basilica di S. Maria Maggiore (V secolo); dedicato alla Vergine è l’unico edificio che conserva ancora oggi, nonostante le varie modifiche, la primitiva struttura paleocristiana. Nel rione Monti è la basilica di S. Pietro in Vincoli al cui interno è ospitata l’incompiuta tomba di papa Giulio II (1503-1513) con il celebre Mosè di Michelangelo Buonarroti. A breve distanza dal Colosseo è la basilica di S. Clemente. Edificata nel XII secolo sui resti di antichi edifici disposti su due livelli (tra cui i resti della primitiva struttura con affreschi medievali) include anche un Mitreo. Nella basilica trasteverina di S. Cecilia si conserva lo straordinario ciclo pittorico di fine Duecento raffigurante il Giudizio Universale affrescato da Pietro Cavallini, uno dei più importanti esponenti della scuola romana del XIII secolo. S. Pietro in Vaticano – la più grande delle quattro basiliche papali nonché una delle chiese più grandi al mondo – sorprende per la spettacolare sistemazione seicentesca della piazza ellittica con il colonnato di Gian Lorenzo Bernini, l’imponente facciata di Carlo Maderno e la cupola michelangiolesca. Sulla via Ostiense è la basilica di S. Paolo, seconda per dimensioni dopo S. Pietro. Eretta a pochi chilometri di distanza dal luogo del martirio del santo (le “Tre Fontane” sulla via Laurentina), fu danneggiata da un rovinoso incendio nel 1823 e poi ricostruita. Nel presbiterio si conserva il ciborio realizzato nel 1285 da Arnolfo di Cambio. Tra le chiese vanno ricordate S. Maria del Popolo e S. Luigi dei Francesi nelle quali si conservano opere di Michelangelo Merisi da Caravaggio; Trinità dei Monti preceduta dalla scenografica scalinata settecentesca di Francesco De Sanctis. Al Borromini si devono le particolari soluzioni architettoniche adottate per le chiese di S. Carlo alle Quattro Fontane, S. Ivo alla Sapienza e S. Agnese in Agone. Nella chiesa di S. Ignazio di Loyola si conservano gli affreschi eseguiti da Padre Andrea Pozzo come il trompe l’oeil prospettico con la Gloria di S. Ignazio e la falsa cupola.
PIAZZE E FONTANE
Campo de’ Fiori, il cui nome fa riferimento alla presenza in origine di un campo di fiori e orti, è la piazza in cui dal 1869 si svolge il mercato. Al centro è la statua di Giordano Bruno (XIX secolo), il frate domenicano considerato eretico che qui fu arso vivo nel 1600. La vicina piazza Navona si erge sui resti del circo di Domiziano (85 d.C.) ancora osservabili al di sotto del manto stradale. Nella piazza si trovano la Fontana dei Quattro Fiumi, commissionata al Bernini da papa Innocenzo X (1644-1655) in occasione del giubileo del 1650, la chiesa di S. Agnese in Agone e Palazzo Phamphilj. Su un lato della piazza è la statua di Pasquino, una delle cosiddette “statue parlanti” di Roma. In Piazza della Rotonda, difronte al Pantheon, è la fontana cinquecentesca di Giacomo della Porta alla quale nel XVIII secolo Filippo Barigioni aggiunse un piccolo obelisco. A pochi metri di distanza è Piazza della Minerva caratterizzata dalla presenza della scultura berniniana dell’elefantino sormontato da un obelisco. Tramite via dei Condotti si giunge a Piazza di Spagna; alla base della scalinata di Trinità dei Monti è la Fontana della Barcaccia eseguita da Pietro Bernini e dal figlio Gian Lorenzo. Da piazza del Popolo parte il famoso tridente costituito da via del Babuino, via del Corso e via di Ripetta. La piazza fu realizzata ad opera dei pontefici che si avvicendarono nel corso di tre secoli (XVI-XVIII). La sistemazione attuale fu però portata a termine nell’Ottocento dall’architetto Giuseppe Valadier. Sulla piazza di forma ellittica, al cui centro si erge un alto obelisco, si affacciano la basilica di S. Maria del Popolo, le due chiese gemelle di metà Seicento (S. Maria in Montesanto – nota anche come Chiesa degli artisti – e S. Maria dei Miracoli) e Porta del Popolo da cui si diparte la via Flaminia. La settecentesca Fontana di Trevi, nell’omonima piazza, è la più grande nonché la più nota e la più scenografica tra le fontane di Roma. La fontana è alimentata dall’Aqua Virgo, acquedotto attivo da ben duemila anni. Piazza Venezia deve il nome al palazzo fatto costruire dal cardinale di Venezia Pietro Barbo – eletto in seguito pontefice con il nome di Paolo II (1464-1471) – e destinato ad ospitare i cardinali del titolo della vicina basilica di S. Marco. L’aspetto odierno della piazza è dovuto alle operazioni di sventramento realizzate tra il 1885 e il 1911 necessarie per l’edificazione del Monumento a Vittorio Emanuele II. Nell’area un tempo occupata dal Foro Boario – del quale oggi rimangono i templi di Ercole (II secolo a.C.) e Portuno (I secolo a.C.) – è piazza della Bocca della Verità. Il nome di questa piazza deriva da un mascherone, con funzione di tombino, oggi conservato nel pronao della basilica di S. Maria in Cosmedin. Di fronte alla chiesa è la settecentesca Fontana dei Tritoni.
OBELISCHI
Roma è la città che conta ben 14 obelischi in gran parte egizi e alcuni di epoca romana. Il più alto è quello del Laterano che si staglia per un’altezza di oltre 32 metri.