GROTTAFERRATA
Secondo l’ipotesi più comune il nome deriverebbe dalla cosiddetta “crypta ferrata“, l’edificio di età romana trasformato dai monaci in oratorio prima della costruzione della chiesa. Nel 1004 d.C. l’abate Nilo da Rossano (910 ca.-1004) e i suoi monaci, costretti dalle incursioni saracene, si muovono verso settentrione trovando ospitalità nel monastero di Sant’Agata sui colli Tuscolani. Successivamente si stabilirono su un terreno che Gregorio I dei Conti di Tuscolo aveva donato a Nilo; sui ruderi di una villa romana qui presente i monaci eressero la chiesa dell’abbazia. A causa dei numerosi assedi e saccheggi il cardinale Giuliano della Rovere decise sul finire del XV secolo di fortificare il complesso abbaziale. Nel 1905 lungo l’antica via Latina furono casualmente scoperte le catacombe Ad Decimum; risalenti al II-V secolo d.C. rappresentano un unicum per l’eccezionale stato di conservazione.
Cosa vedere: Abbazia Greca di S. Nilo (Castello Roveriano, Portico del Sangallo, Basilica di S. Maria, Biblioteca Statale, Museo dell’Abbazia), Catacombe Ad Decimum.